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Coronavirus, si "ferma" anche la Chiesa

Questa mattina Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Favale, ordinario della diocesi di Conversano - Monopoli, ha inviato un messaggio di vicinanza rivolto a tutti i sacerdoti e fedeli. Nella nota, il Vescovo invita ad accogliere, anche se con comprensibile sacrificio, le disposizioni che sono state date dagli Organi di Governo per arginare la diffusione del virus: “I giorni che viviamo sono particolarmente delicati - scrive il Vescovo Favale - e ciò richiede responsabilità da parte di tutti e un’attenzione maggiore sia alla custodia del bene comune e sia, soprattutto, alla tutela della vita, propria e altrui”.

Già nella giornata di domenica 8 marzo, la diocesi ha interrotto la celebrazione eucaristica vespertina in attesa di nuove comunicazioni ufficiali che sono arrivate ieri dalla Conferenza Episcopale Pugliese. Mons. Favale nella nota spiega quali precauzioni saranno adottate da tutte le zone pastorali e soprattutto quelle che interessano l’intera comunità. Fino al prossimo 3 aprile non saranno celebrate le Sante Messe festive e feriali con la partecipazione dei fedeli. Sono sospese anche le celebrazioni dei Sacramenti del Battesimo, della Cresima, del Matrimonio, le feste patronali, le processioni, le stazioni quaresimali e qualsiasi altra manifestazione. Per quanto riguarda i funerali, invece, il rito della benedizione della salma avverrà direttamente al cimitero. In riferimento a quest’ultima diposizione, il sindaco Domenico Nisi ha fornito nuove indicazioni tra cui la sospensione dei cortei funebri e quindi la salma sarà trasferita direttamente dall’abitazione al cimitero dove avverrà la benedizione in uno spazio aperto e in forma strettamente privata con la raccomandazione di mantenere un metro di distanza interpersonale.

Al termine del suo messaggio, Mons. Favale invita a riscoprire la preghiera in famiglia: “Sarebbe bello - e non mi pare del tutto improponibile la proposta - che si iniziasse con la lettura di un brano biblico e si proseguisse poi con il Santo Rosario, per invocare e sentire vicina la Madre del Signore, consolatrice degli afflitti e salute dei malati. Certamente potrà essere tempo prezioso per riscoprire e recuperare la dimensione domestica della preghiera, che deve proseguire poi nel tempo, passato questo momento”. Il Vescovo Favale conclude con un invito per il prossimo 13 marzo: “Per rafforzare la comunione di preghiera, indìco per venerdì 13 marzo una giornata penitenziale di digiuno e di intercessione, per impetrare la Misericordia del Signore sul mondo intero”.

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